PARROCCHIA DI CASORATE PRIMO

Delpini: omelia Assunzione

agosto 20th, 2014  |  Published in Diocesi

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Assunzione della B.V. Maria
Duomo di Milano – 15 agosto 2014.

Perché i bambini possano sussultare di gioia

I bambini spaventati dall’enorme drago rosso.

Si sono svegliati stamane i bambini di Milano, si sono messi a giocare, a ridere, a piangere, a fare i capricci, negli appartamenti di Milano o sulle spiagge dei nostri mari si sono svegliati i bambini di Milano.
Si sono svegliati anche i bambini di Mosul, di Ninive, di Homs, di Gaza, di Tripoli e le ragazze rapire in Nigeria e i ragazzi reclutati per uccidere e per essere uccisi: che cosa fanno i bambini di Mosul, di Ninive, di Qaraqosh e delle altre città tribolate dal fanatismo, dalla guerra, dalla persecuzione, dalle bombe in questa mattina del 15 di agosto? Non giocano, non ridono, non fanno capricci: sono spaventati dall’enorme drago rosso con sette teste e dieci corna, sono spaventati e piangono, sono disperati e impotenti, sono stremati e piangono e il loro pianto strazia il cuore del papà, della mamma, di chi è lì vicino e ha conservato un cuore di carne.
L’enorme drago rosso con le sue sette teste spaventa i bambini, minaccia la vita, paralizza i potenti, confonde i sapienti. L’enorme drago rosso, che sempre percorre la terra e che talora sembra assopito, oggi sembra sul punto di divorare il bambino appena nato, di inghiottire la speranza, di impedire per sempre che i bambini si sveglino al mattino del 15 di agosto per giocare, ridere, piangere e fare i capricci. L’enorme drago rosso ha sette teste per esibire la sua mostruosa insolenza in tutte le città della terra: che nessuno si senta sicuro, che lo spavento induca tutti ad adorare la bestia, che il terrore renda impotenti, convinca ad umiliarsi per non correre rischi peggiori, per non ritrovarsi più poveri è meglio essere più schiavi.

Oggi si è compiuta la salvezza!
Ma Dio ha preparato un posto per i bambini inermi e spaventati, Dio ha preparato la sconfitta per l’enorme drago rosso con le sette teste e le dieci corna: oggi si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo”.
Dio ha compiuto la sua salvezza, Dio continua a rendere presente il suo regno e la potenza del suo Cristo perché l’enorme drago rosso sia sconfitto e precipitato negli inferi.

L’opera di Dio è sconcertante: l’enorme drago rosso non è sconfitto da una violenza più violenta della sua, non è fatto a pezzi da un odio più implacabile del suo, non è reso schiavo da una prepotenza più spietata della sua.

L’opera di Dio è sconcertante: i potenti sono deposti dai loro troni, coloro che governano le nazioni con logiche troppo mondane si rivelano inadeguati, i superbi sono confusi, coloro che nutrono il loro sapere e il loro pensare di presunzione e di astuzia sono dispersi, insignificanti e il loro bla bla bla è già stato dimenticato, i ricchi sono rovinati, coloro che sanno trarre sempre vantaggi, anche dai disastri e dalle tragedie sono rimandati a mani vuote.

L’opera di Dio è sconcertante: una donna vestita di sole è il segno grandioso che rivela la prossima sconfitta dell’enorme drago rosso.
È la donna della fede, è Maria, beata perché ha creduto, che si mette in cammino per portare la gioia al bambino di Elisabetta. La via che Dio percorre è quella di chiamare una giovane donna che si è lasciata rivestire della gloria di Dio perché umile, docile, fiduciosa e perciò si è messa in cammino.
E il segno della vicinanza di Dio è che il bambino sobbalza per la gioia: la forza, la potenza, la gloria del nostro Dio è di svegliare i bambini e dire loro: siate felici!
La via di Dio è la vocazione che chiama uomini e donne disposti all’obbedienza allo Spirito, piuttosto che ai percorsi dei superbi, alla politica dei potenti, all’affarismo dei ricchi. La donna vestita di sole è l’immagine della Chiesa, il popolo dei credenti, beati perché hanno creduto. E la Chiesa compie la sua missione percorrendo le stesse strade di Maria, andando a visitare i popoli fratelli per annunciare ai loro bambini: “Aprite gli occhi alla vita, alzatevi stamattina 15 di agosto e siate felici!”. Questo popolo di credenti è il popolo degli umili, di coloro che si dispongono al servizio, di coloro che credono di più alla parola di Dio e al comandamento di Gesù che alla sapienza umana e alla logica della forza.

Intravedo il sorriso scettico, lo sguardo sprezzante, la parola irridente: sì, belle parole! Ma che cosa possono il comandamento di Gesù e la parola di Dio di fronte all’ingiusta violenza, alla crudeltà capricciosa, alla politica e alle armi ostinatamente persecutorie? Qui ci vogliono le maniere forti, qui ci vuole un argine marcato con le armi e minacce terrificanti per far tacere le armi e le minacce terrificanti
Il popolo dei credenti, questa donna vestita di sole si ostina a credere, si fa avanti per riconciliare, intraprende con determinazione la via della pace. Il popolo di credenti è fatto di uomini e donne che sanno stare diritti e credono che Dio sostiene e salva coloro che compiono opere di pace. Il popolo dei credenti crede nella forza persuasiva della verità buona del vangelo: non ha ricette, né soluzioni rapide, ma continua ad affaticarsi per raggiungere la casa della cugina, dei popoli cugini per dire ai bambini di Mosul e di Ninive e di Homs e di Gaza, alle ragazze rapite da Boko Haram, ai bambini si Tripoli e di Tel Aviv e anche ai bambini di Milano: svegliatevi oggi, 15 di agosto e siate felici bambini. Ora si è compiuta la salvezza e la gloria e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, si è compiuto oggi, perché oggi io rispondo alla mia vocazione, alla voce del Signore che chiama a compiere le sue opere, ad operare la pace, per essere chiamato figlio di Dio.

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