Cristiani perseguitati
dicembre 18th, 2012 | Published in Mondo
Con queste parole Asia Bibi, condannata a morte per il reato di blasfemia e detenuta dal giugno 2009 in attesa della sentenza definitiva, conclude la lettera che «Avvenire» ha pubblicato sabato 8 dicembre in prima pagina.
Numerosi lettori ci hanno scritto chiedendo come dare corso al suo appello. Dato che l’indirizzo dell’ambasciata fornito sabato si rivela inaffidabile, «Avvenire» si fa intermediario dalla raccolta: è possibile scrivere all’indirizzo e-mail asiabibi@avvenire.it per aderire all’iniziativa, rivolgendosi, nel testo del messaggio, al presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, sollecitando un intervento a favore di Asia Bibi, inserendo i propri dati anagrafici completi.
Il giornale, raccolte lettere e firme, le trasmetterà in blocco secondo i canali diplomatici appropriati.
QUI DI SEGUITO UNO SCHEMA DI MESSAGGIO, PER CHI VUOLE INCOLLARLO SULLA MAIL
Io sottoscritto NOME COGNOME CITTA’ aderisco all’appello per la liberazione di Asia Bibi.
Chiedo al presidente del Pakistan Asif Ali Zardari di intervenire a suo favore.
I, the undersigned, adhere to the call for the release of Asia Bibi, a young woman sentenced to death in Pakistan with a specious charge of blasphemy and now in jail because of her faith.
I ask the president of Pakistan, Asif Ali Zardari, to act in her favour.
Tratto da Avvenire.it